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“It’s a long way to the top if you wanna Rock’n’roll!” - Cosí cantavano gli AC/DC nel lontano 1973, quando erano ancora un’emergente e semisconosciuta band australiana. Oltre quarant’anni dopo, Angus Young e soci sono cosiderati simboli del Rock per via dei loro riff potenti e riconoscibili al primo ascolto.

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Gli esordi e Bon Scott alla voce

Tutto iniziò quando ad inizio anni ‘70 i fratelli Angus e Malcolm Young decisero di fondare una band. Nella line up originale compare il cantante Dave Evans ma, anche a causa del flop del primo singolo pubblicato, viene subito rimpiazzato dallo scozzese Bon Scott. E con lui al microfono, è tutta un’altra storia. Pezzi come “High Voltage”, “T.N.T” e “Whole Lotta Rosie” cominciano già a conquistare una buona fetta di pubblico.

Il sound Hard Rock caratterizzato dai riff potenti dei fratelli Young e dalla voce roca, ma acuta, di Bon Scott non può restare anonimo. Il successo mondiale arriva nel 1979, quando gli AC/DC pubblicano Highway to Hell: l’album è un successo planetario e la critica consacra il quintetto come una delle Rock Band di riferimento in quel periodo. Pensa che pure un mostro sacro come Van Halen ha dichiarato in molte interviste che “Highway to Hell” è tuttora il suo disco preferito.

Ma nel momento dell’ascesa un dramma colpisce la band: il 19 febbraio 1980 Bon Scott viene trovato morto in auto, causa soffocamento da vomito in seguito ad una notte alcolica. Pure gli AC/DC non sono esenti dal motto “sesso, droga e Rock’n’roll” e, purtroppo, è proprio il frontman a farne le spese. Si vocifera addirittura uno scioglimento della band, ma sono proprio i genitori di Bon Scott a motivare i fratelli Young ad andare avanti. Ed è così che arriva il turno di Brian Johnson alla voce del gruppo.

Da Back in Black a Rock or Dust: la storia degli AC/DC non finisce qui

Back in Black, il primo album con il nuovo cantante Brian Johnson, si rivela un successo planetario: 50 milioni di copie vendute e canzoni come “Back in Black”, “You Shook Me All Night Long” e “Shoot to Thrill” - presenti anche nella colonna sonora di Iron Man - destinate a restare immortali.

Angus Young si consacra ad icona del Rock grazie al suo stile: si presenta sul palco vestito da studente del college e suona la chitarra indemoniato, scuotendo la testa, correndo e saltando tutto il tempo. I suoi riff e i suoi assoli hanno ispirato tanti altri chitarristi e hanno conquistato milioni di fan.

Dopo diversi album che non convincono critica e pubblico, gli AC/DC tornano alla ribalta ad inizio anni ‘90 grazie al famoso singolo “Thunderstruck”. E tutti i loro ultimi tour, compreso quello più recente (in cui addirittura Axl Rose ha preso il posto di Brian Johnson), hanno fatto registrare il tutto esaurito in ogni stadio del mondo. Infatti i loro concerti sono molto scenografici e intensi, in cui i palchi imbanditi con campane, cannoni ed effetti visivi entusiasmano milioni di fan.

R.I.P. Malcolm Young

In seguito alla pubblicazione dell’ultimo disco ”Rock or Bust” un altro membro storico della band è venuto a mancare: segnato dai continui problemi di salute, Malcolm Young muore il 18 novembre 2017. Insieme a suo fratello Angus ha fatto la storia del Rock con i suoi riff di chitarra ritmica. Senza di lui, gli AC/DC non sarebbero stati gli stessi.

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